giovedì 11 giugno 2015

L'adolescenza,secondo il parere del celebre psicoanalista Giacomo Contri, è un'età che non esiste e che è stata "inventata" di recente

Un grande psicoanalista contro un luogo comune: un'invenzione moderna. Una stagione di passaggio che nella storia gli uomini non hanno mai conosciuto. Intervista a Giacomo Contri. Di Luca Ribolini


L'adolescenza è una non età. Per Giacomo Contri, psicoanalista, allievo e traduttore di Jacques Lacan, a capo di una scuola che a Milano aggrega un gruppo affiattatissimo di studiosi e di operatori, è tranchant. Di questa affermazione che scuote decenni di pensiero pedagogico va assolutamente certo. Anni di riflessione e di pratica lo hanno portato a sistematizzare con grande chiarezza un'idea destinata a far discutere e a far pensare chi opera nel sociale. 63 anni, un fisico che mette soggezione, Contri è stato un protagonista attivo della vita culturale milanese sin dagli anni 70, quando invece della perfetta calvizie di oggi aveva i capelli lunghi e ribelli. Tra quegli anni ed oggi ci sono tanti libri e tanti incontri importanti, primo tra tutti quello con don Luigi Giussani, altro grande esperto di gioventù e di umanità. Vita: Che cos'è l'adolescenza? Giacomo Contri: è un'invenzione dei nostri tempi. Nel passato i ragazzi a 14/15 anni entravano già in un?età adulta, erano pronti per il lavoro e per il matrimonio, senza distinzione di classe sociali. Si iniziava a lavorare presto se si era poveri, cioè proletari nel senso letterale della parola. Ma si diventava cardinali anche a 12 se si apparteneva all'aristocrazia. L'adolescenza, concepita come età di passaggio, come un periodo di parcheggio in attesa di decidere che cosa fare della propria vita, non esisteva affatto. non si era mai in un'epoca falsa di belle speranze. Oggi invece non solo è stato aperto un varco a questa età, ma la si è dilatata a dismisura. Siamo adolescenti ad libitum Vita: Ma non esiste un'adolescenza per così dire biologica. L'età del passaggio, quella della maturazione? Contri: Non è che all'epoca dei miei bisnonni i ragazzi non vivessero la pubertà. Ma la pubertà non era una terra di nessuno, una stagione di parcheggio, una specie di sala di attesa dell?esistenza. Invece è con il secolo scorso che è stata attestata l?esistenza di questa stagione della vita, creando attorno a lei anche dottrine e teorie. Sino a farla diventare materia di una disciplina scientifica. Ma, per dirla fuori dai denti, la psicologia dell'età evolutiva per me non ha niente di scientifico. Vita: Perché? Contri: Appunto perché elude questo dato basilare: sino a qualche decennio fa nessuno si era accorto dell?esistenza dell'adoloscenza. Mi devono spiegare com'è possibile che in secoli di storia l'uomo non abbia notato un qualcosa che oggi si dà per assolutamente scontato. Vita: Ci possono essere ragioni demografiche. Oggi la vita si è allungata. E anche le età si sono dilatate? Contri: Un conto sono le età che si dilatano. E un altro è inventare un'età che non esisteva.

FONTE E ARTICOLO COMPLETO:http://www.vita.it/it/article/2006/08/20/ladolescenza-leta-che-non-esiste/57263/

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